Libri
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UN CANTO STRANIERO
Poesie di Santos Domínguez Ramos“Un canto straniero”. E’ il titolo di un volume di poesie di Santo Dominguez Ramos, poeta e critico letterario spagnolo, che vedrà la luce nel prossimo autunno. Introduzione di Freddy Castillo Castellanos. Traduzioni e cura di Marcela Filippi Plaza. Anticipiamo l’introduzione di Castillo Castellanos e alcune poesie di Domínguez Ramos. Quando il poeta Félix Grande, nel presentare uno dei suoi libri, disse: “Santos Domínguez cammina e cammina con la forza indistruttibile di chi porta in spalla il suo sacco di dolore, la sua emozione di esistere e le sue consolanti parole genesiache”, stava affermando ...
data: 07/07/2019 00:26
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L’ORDINE DEL GIORNO
di Eric VuillardEric Vuillard (Lione 1968), scrittore e cineasta, ha ricevuto vari riconoscimenti per i suoi lavori e in particolare il Premio Goncourt 2017 per L’ordine del giorno tradotto in Italiano, opera meritoria delle edizioni e/o, alla fine del 2018. Il saggio ci mostra il dietro le quinte dell’Anschluss, l’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista nel marzo del 1938. Emerge così, considerati gli avvenimenti smontandoli per mettere a fuoco i retroscena, una versione e una visione della Storia più sfaccettata e, se vogliamo, ancor più cruda e dolorosa. Protagonisti e comprimari, tutto ci appare come ordito per apparire, creare consenso e le manifestazioni di giubilo per l’ingresso del Führer a Vienna con migliaia di ragazze che sventolano le bandiere con la croce uncinata, appaiono come un film di propaganda che pubblicizzava un mondo buono e nuovo anche se dietro le quinte tanti ebrei furono costretti a brucare l’erba dei prati e sottoposti a ogni genere di vessazione e umiliazione. In quei giorni di fibrillazione, quella primavera diaccia, foriera di tragedie a venire, si contarono quasi duemila suicidi ...
data: 24/04/2019 19:02
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STORIA DI CATANIA, DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI
di Nunzio Dell'ErbaDi Catania, pur avendola visitata un’estate di ormai molti anni fa, ho un ricordo limpido e cristallino, come limpida e cristallina, tagliente quasi come quella di montagna, mi sembrò la sua aria. Una città colorata, di un ordine magnifico e barocco, allegra e rumorosa nel suo assetto impeccabile. E poi, certo, l’Etna che si staglia sulla città. Ricordo che con la macchina arrivammo fin su, in un mare di lava nera pietrificata. Un paio di case erano state costruite proprio lì, ai margini delle colate. Il volume Storia di Catania, dalle origini ai giorni nostri di Nunzio Dell’Erba (Edizioni Biblioteca dell’Immagine) fa parte della collana Storie delle Città, diretta da Paolo Scandaletti. E’ corredato da piacevoli illustrazioni d’epoca, in bianco e nero. Dopo la bella prefazione di Alfio Caruso (interessante il paragone tra I Viceré e Il Gattopardo), questa Storia di Catania inizia esattamente dal principio, cioè dall’analisi del nome attraverso un’accurata ricerca onomastica: “Secondo l’ipotesi più attendibile, il nome “Catania” deriva dal greco Katà Aitnen, che significa ‘sotto l’Etna, ai piedi dell’Etna’”. Poi, pian piano, la storia si dipana attraverso uno studio minuzioso e sapiente. Lo scenario in cui la città si sviluppa è estremamente movimentato: conquistata da vandali e bizantini, da saraceni e normanni, da svevi, spagnoli e francesi - per non parlare del potere degli ordini religiosi, proprietari, insieme ad alcune grandi famiglie, dei territori e delle giurisdizioni - sconvolta da terremoti e pestilenze. E come non ricordare quei nomi ...
data: 19/04/2019 14:20
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L'ESTATE DEI DIECI TEMPORALI
di Mariella SparacinoUn lontano e torbido passato ritorna... Una serie di delitti di persone anziane annunciati da miniminagghie, indovinelli della cultura siciliana, trasportano il vice questore aggiunto, Milena Costa, donna caparbia che non si ferma davanti alle apparenze e agli ostacoli, ad una lontana estate caratterizzata da dieci temporali che ha segnato inesorabilmente la vita di diverse persone... Le miniminagghie ci trascinano nelle più antiche tradizioni popolari di un’isola che affascina e incanta, ma anche all’infanzia della protagonista. Nonché alla terribile e atroce situazione dei manicomi italiani che annovera non pochi scandali, con numerose sevizie agli internati, troppo spesso ignorate volutamente e troppo tardi accertate dalle pubbliche autorità. Il ritmo è incalzante, lo stile piacevole, l’uso delle parole lascia intendere la cultura della scrittrice. Milena Costa è single, affascinante, estremamente umana: si ama subito. È facile affezionarsi anche agli altri personaggi della storia: il promettente poliziotto Adriano, il poco sveglio, mai puntuale e poco opportuno Macaluso, il discreto corteggiatore della Costa ...
data: 19/03/2019 10:07
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CINQUANTA SFUMATURE DI AVANA
Angelo VegliaIl grande vantaggio di vivere all’Avana è che impari di nuovo a piangere e ridere allo stesso tempo, invecchiare e giocare, camminare in senso contrario, perdersi e ricominciare. Vuoi mettere il caldo che si insinua in mezzo alle pareti dei palazzi verdi rosa e claudicanti, gli scaffali dei supermercati troppo vuoti o troppo pieni di un solo prodotto, e poi sigari e rum, un goccio qua e là e il cielo libero eppure striato di cavi elettrici, musica ovunque come se tutto il senso della vita passasse dall’anima alle note, e intanto il mare attorno dove si perdono i sogni. Il sogno di partire per l’America, ah lì sì quanta libertà c’è, altro che, i palazzi grattano il cielo, ma dove li trovi i colori dell’isola, nessuno può resistere ai colori di Cuba, ti nutrono di sensazioni e di illusioni, persino le auto t’abbagliano tra ruggine e lamiere a tinte forti. Così come non ha saputo resisterle Angelo Veglia che lì ha vissuto trascinato dalla vita e che in questo libro ci offre la narrazione di un soggiorno tutto particolare, come di chi si ritrova capace di riscoprire il nuovo, come di chi è riuscito a occupare uno spazio bianco in mezzo a tutte quelle sfumature di colore. Un reportage quasi, ma romanzato e dal ritmo irresistibile insieme a un ricorso continuo e partecipato all’ironia, e in mezzo i valori della demagogia castrista, tutta imbevuta di patria e famiglia, dove tutto quello che non vibra di sangue cubano deve consumare e consumare, celebrando la calma e l’eccitazione sempre in modo eccessivo ...
data: 19/02/2019 17:47
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PAROLE DI GIORNI LONTANI
Tullio De MauroTullio De Mauro (1932–2017), insigne linguista, ci ha donato con Parole di giorni lontani (il Mulino), saggio che si legge come un romanzo, una testimonianza non priva di humour della personale scoperta del mondo attraverso le parole. Famiglia di origine meridionale, pugliese–napoletana, agiata e colta, usava parlare l’Italiano anche se, da buon filologo, De Mauro trova nel lessico familiare voci di provenienza dialettale o obsolete. Egli sottolinea nei ricordi emergere l’importanza formativa del Lessico famigliare caro a Natalia Ginzburg. Cita Asor Rosa e L’alba di un mondo nuovo (Einaudi). Nel saggio si riflette l’atmosfera partenopea, il colore, la vivacità, la spontaneità, i succhi vitali di una Città e degli abitanti. Così vediamo l’Autore piccino di tre anni scoprire col termine babbà il morbido, aromatico, liquoroso dolce napoletano. Ultimo di cinque figli egli, attraverso gli stimoli che l’ambiente familiare e in particolare i fratelli più grandi gli trasmettevano, apprendeva il mondo e si creava una visione delle cose, la sua personale Weltanschauung. La madre gli proponeva giochi con i versi di Dante, Leopardi, rendendoli vivi, utili per leggere la realtà. La sorella maggiore, innamorata di Pascoli, gli trasmette l’amore per il Poeta triste ma quando si iscriverà a Roma in Lettere e Tullio sarà al Ginnasio, ella farà nascere in lui la passione per il malinconico Leopardi, triste ...
data: 14/02/2019 18:56