Da comico di destra, a berlusconiano, a pentastellato, a membro della commissione italiana per l’Unesco. Sedicente discriminato, Lino Banfi è sempre sulla cresta dell’onda e valorizzatissimo nel cinema, in teatro, in Tv e ora anche nelle istituzioni. Limitiamoci, nell’occasione, a leggere qualche significativa dichiarazione del comico, dal 1995 ad oggi.
"Io, comico discriminato di destra,
berlusconiano, M5S, ambasciatore..."
1995, DISCRIMINATO
“Esiste, eccome, una discriminazione per gli artisti che non si professano di sinistra". (la rimostranza del popolare comico pugliese nonostante sia uno dei più attivi comici di cinema, teatro e Tv in Italia, La Stampa, agosto 1995)
1995, BERLUSCONI DA 11
“Il Cavaliere è bravissimo a raccontare barzellette. Per me è uno dei migliori comici. Pensi che quando facevo le mie trasmissioni lui mi prendeva da parte, prima di andare in onda, e mi diceva ‘fai così, rispetta i tempi...’. Pochi sanno che alle convention di Publitalia Silvio faceva dei monologhi, dei piccoli show. Speriamo che il suo gesto abbia inaugurato la politica del sorriso. Sti leader sembrano sempe “incazzeti neri”. Anzi no, “incazzeti rossi”, guardate D’Alema, non ride mai”. E se dovesse dargli un voto (a Berlusconi)? “Non c’è dubbio: 11”.
(il popolare attore comico a proposito dell’intervento di mezzora e della barzelletta raccontata da Silvio Berlusconi nella trasmissione televisiva “DomenicaIn”, Corriere della Sera, 31 ottobre 1995)
2005, CHE BELLI BERLUSCONI, FINI E CASINI
“Berlusconi, Fini e Casini sono tre uomini belli. E se fossi gay me li porterei a letto”.
(5 gennaio 2005)
2011, BERLUSCONI DIFFAMATO
L’inchiesta sul cosiddetto Bunga Bunga ad Arcore? ''A me sembra piuttosto una campagna di diffamazione, conosco bene Berlusconi, il cui altruismo e la cui bontà non hanno fine''.
(Panorama, 2011)
2013, VOTERO’ SEMPRE B.
"Voterò sempre Berlusconi, anche se un giorno ammazzasse 122 persone''.
(Un giorno da pecora, 2013)
2017, LARGO AI GIOVANI
"Berlusconi è abbastanza intelligente da capire che non può più stare al vertice: c'è bisogno di ricambio, di giovani. E penso che questa cosa l’abbia capita pure lui".
2017, RAGGI CATTIVELLA…
”Quando feci 80 anni venne la Raggi, era appena stata eletta: mi meravigliai, fu molto carina con me, mi disse che era un tributo dovuto, mi promise che mi avrebbe dato la chiave della città come ad Alberto Sordi ma non me l’hanno più data…".
(Radio Capital, 2017)
2018, L’INCONTRO CON DI MAIO
''Questo ragazzo già prima delle elezioni mi volle conoscere. Il giorno del mio compleanno a luglio si è presentato con un mazzo di fiori... Quando parla da solo ha 32 anni, quando parla con Salvini e Conte ne ha 55... Come diavolo fa... Questo signore mi disse non mi frega niente per chi voti, io ti adoro, fai ridere da tre generazioni”.
(AdnKronos, 2018)