FATTI

Giovani e informazione: tutti i dati
al 75% si aggiornano in rete

“La centralità delle Rete incide in modo significativo sulle modalità di informazione delle nuove generazioni: il 75% entra in contatto con l’attualità attraverso siti web, portali e testate online. I telegiornali, nazionali e locali e i programma d’informazione in tv sono seguiti dal 66% degli under 30. Sempre più centrale il ruolo di Facebook, Youtube e dei principali social network, incrocio di tutte le informazioni”. Sono  alcuni dati sul rapporto oggi esistente fra i giovani italiani e l’informazione, in base alla specifica indagine condotta dall’Istituto Demopolis su iniziativa dell’Ordine dei giornalisti. Nell’ultimo decennio, mentre i telegiornali e programmi d’informazione calavano dal 76 al 66%, i siti di informazione online è sono passati dal 31 al 75%. In particolare i social network hanno registrato un aumento di quasi 50 punti, passando dal 15% al 63.

La carta stampata, sottolinea Pietro Vento, direttore di Demopolis, fra i giovani di 18-29 anni “è sempre più residuale: in pochi acquistano un giornale in edicola, anche se i quotidiani continuano ad essere letti, online, in tempo reale”. I due terzi degli intervistati non apprezzano “la faziosità dell’informazione politica”; il 56% “la scarsa obiettività”, il 48% “la superficialità di molte notizie”. I media tradizionali, comunque, sono considerati più affidabili rispetto ai social.

Gli italiani sotto i 30 anni accedono ogni giorno alla rete, complessivamente, al 95%. Il 60% di essi è permanentemente connesso.

Per quello che riguarda le loro preferenze, per il 70% sono interessati ai “fatti locali che avvengono nella propria città o nella propria regione”, per il 40%  a “quanto accade in Europa e nel resto del mondo”. Per “il 73%  il giornalismo svolge una funzione fondamentale o importante nel nostro Paese. E il 70% dei giovani sarebbe particolarmente interessato al giornalismo d’inchiesta e di denuncia:: le nuove generazioni, afferma Vento, “lo vorrebbero più presente sui media italiani: ed è un dato che assume particolare valore in una giornata che ricorda l’assassinio in Sicilia del giornalista Mario Francese nel gennaio di 40 anni fa”.