Hanno lavorato quattro anni gomito a gomito, lo faranno per altri quattro. Lorusso e Giulietti condurranno le azioni del sindacato unitario dei giornalisti italiani anche in quella che si preannuncia come la fase decisiva per la categoria, per la stessa vita dei giornali e per la tutela della qualità dell'informazione.
Raffaele Lorusso 243 voti su 308, Paolo Di Giannantonio 50 voti. Così Lorusso è stato riconfermato ieri, per un secondo quadriennio, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, a conclusione del 28° congresso della Fnsi. Con 91 preferenze su 110 votanti, anche Giuseppe Giulietti è stato confermato nella carica di presidente.
Lorusso è nato a Conversano, in provincia di Bari, il 5 dicembre 1967. Giornalista professionista dal 1999, ha lavorato per La Gazzetta del Mezzogiorno e, dal 2000, è redattore del quotidiano La Repubblica nella redazione di Bari.
Giulietti, in Rai dal 1979, è stato capo dell’Usigrai, parlamentare (indipendente dei Progressisti), Pds, Ds e Italia dei Valori). E’ stato tra i fondatori dell'Associazione Articolo 21.
Fra gli impegni dei prossimi anni, indicati dal congresso: l’inclusione nel perimetro dei diritti, garanzie e tutele contrattuali dei giornalisti che lavorano senza poter contare sugli istituti economici e normativi assicurati dai contratti collettivi nazionali di lavoro; la difesa della dignità delle condizioni di lavoro, dentro e fuori dalle redazioni; il contrasto alle fake news, alle querele bavaglio, alle minacce ai cronisti.