Credo non si possa essere tacciati, ora meno che mai, di essere “esageratamente attenti” (leggi: preoccupati). Siamo in un periodo sociale, economico e politico in cui andare e guardare oltre le apparenze, non fermarsi, cioè, a ciò che sembra, ma scoprire ciò che ci sta realmente accadendo, sia da considerare non una necessità ma un autentico obbligo/dovere.
Prendiamo quelle che appaiono come problematiche che meritano più attenzione rispetto ad altre.
Oltre la punta 1
Iniziamo con la guerra in Ucraina che sta mietendo migliaia di morti.
Mi rendo perfettamente conto di quanto, in una società in cui l’informazione schematizza e definisce a mo’ di tifoserie in campo gli interlocutori, sia a dir poco rischioso emettere pareri e/o giudizi.
Si finisce irrimediabilmente per essere etichettati A VITA ed uniformati a quei tifosi da “bar sport” del lunedì mattina. Forza Roma o forza Inter, per intenderci.
Ma non importa.
Mi interessa disturbare la mia MEMORIA che vorrebbe fare da traino a quella degli altri. E così ricordarvi degli atti di Stalin nei confronti degli ucraini tra il 1932 e il 1933. Milioni di morti. Causa? Fame.
E ricordarvi anche dell’impegno degli ucraini nei confronti della Russia, nell’avanzata delle truppe naziste alla conquista di Mosca nel 1941. Totalmente a fianco dei nazisti. Milioni di morti anche in questo caso.
Io affermo senza ombra di dubbio che ci possa stare un po’ di rancore (meglio chiamarlo odio) tra i due “contendenti”. O no?
Ma se dovessimo indirizzarci verso motivazione meno “sentimentali” sarebbe necessario ricordare che l’Ucraina estrae (particolarmente nel Donbass) il 10% di ferro, il 6% di titanio e SPECIALMENTE il 20% di grafite, ossido di litio e cobalto della produzione mondiale. E questi elementi sono “il pane” della tecnologia del terzo millennio.
Oltre la punta 2
Ogni giorno ci viene offerta la disputa tra i vari Paesi europei circa la vicenda degli sbarchi di extracomunitari sulle coste del nostro Paese. Vengono snocciolati numeri, percentuali di esseri umani da distribuire tra le varie Nazioni. Il tutto tra navi dell’ONG battenti bandiere “improbabili” e capi di Stato che non perdono certo l’occasione per piccoli bisticci all’insegna del nazionalismo, populismo, sovranismo, ismo, ismo, ismo…….
“Agisci in modo da trattare l’uomo così in te come negli altri anche sempre come fine, non mai solo come mezzo” (Emmanuel Kant)
Una legge MORALE. Così la definiva il grande filosofo.
Allora? Questi essere umani che attraversano il mar Mediterraneo, meglio definito “il cimitero liquido” diventano meritevoli di attenzione solo ed esclusivamente se rappresentano, in previsione, un mezzo? Se producono ricchezza?
Altrimenti è materiale da macero?
Se avessimo l’onestà intellettuale necessaria dovremmo ammettere che tale verità incontrovertibile riguarda tutto il mondo intero (noi compresi) e dovremmo rispondere con un sonoro e raccapricciante SI.
Se non produci e non consumi sei materiale inutile e non un essere umano.
Da scarto.
E cmq tanto vale essere chiari su questo tema della emigrazione verso i paesi ricchi.
Se superano migliaia di chilometri di deserto, mesi e mesi di violenze nei lager libici non sarà mai limitante per loro l’attraversamento di un piccolo Mare per sopravvivere.
Scuramente per motivi legati alla povertà e alle guerre che si materializzano in quelle terre un giorno sì e l’altro pure con l’uso di materiale bellico made in West.
Oltre la punta 3
Per concludere credo sia inevitabile dover parlare di ciò che ingloba, per certi versi, tutto ciò che abbiamo appena ricordato.
L’estenuante e perenne crisi economica.
Ora ancora più pesante a causa delle cosiddette ritorsioni economiche.
Tutto ciò rischia di bloccare la crescita.
Eccolo qui il mantra degno di essere finale di questa mia disertazione sul “naso”.
La crescita.
I dati ultimi che il PNUD (Programma delle Nazione Unite per lo Sviluppo) ci offre dicono che il miliardo di persone che vivono nel cosiddetto Occidente (Europa + Nord America) a fronte dei rimanenti sette miliardi (il 15 novembre scorso abbiamo superato la soglia degli otto miliardi) utilizza l’80% delle risorse della Terra.
In questo periodo. Nel periodo della crisi economica………
Ma noi, giornalmente, aprendo la tv, sfogliando i quotidiani e navigando in Internet leggiamo che siamo preoccupatissimi del fatto che la crescita (mantra) si sia bloccata.
Preoccupante andare oltre la punta del naso. Vero?
Molto meglio gustarsi quello personale, di naso. Non importa che sia aquilino, a sella, a patata, irregolare o a uncino.
Tanto c’e sempre un modo per modificarlo con un lifting….. dell’intelletto.
ubi